Nascita della Compagnia

             Arcieri del Finale

Lo stemma della Compagnia rappresenta: L’arco antico “gli Arcieri”. – Il riquadro giallo con bande rosse “Il Marchesato del Finale”. – Il Sole e la Luna “La 24 ore 3D” di tiro con l’arco. – Il muro merlato rappresenta la riconquista del borgo da parte del Marchese Giovanni de Carretto

 

Nei lontani anni 90, all’interno dell’Associazione Culturale “Centro Storico del Finale”, dopo lunghe e varie ricerche, si arrivò alla convinzione che il Palio, che si teneva ogni anno per celebrare la Festa del Marchesato del Finale- nata nel 1452 per festeggiare la liberazione dalla Repubblica di Genova, non era fatto con i cavalli o altra modalità, se non con un Palio tra Arcieri. Questi, infatti, erano stati grandi protagonisti nella riconquista del Marchesato, sotto la guida del Marchese Giovanni Del Carretto. Si arrivò, pertanto, alla Fondazione della Compagnia “Arcieri della Porta del Bastero”. Questi, oltre a dar vita al Palio delle Compagne (rioni ndr) del Finale, si appassionarono alla vita ludica della Fiarc, organizzando e partecipando alle gare da questa programmate.

 

Purtroppo, questa passione li portò a delle frizioni con l’associazione culturale di cui erano una sezione. Decisero quindi di unirsi all’altra Compagnia Fiarc presente a Finale Ligure, ossia gli “Arcieri della Torre”. In seguito, però, si presentò un altro problema quando in maniera univoca gli Arcieri della Torre divennero, a loro volta, una sezione della predetta Associazione. Per giunta, un gruppo della vecchia Compagnia del Bastero lanciò un’idea che venne però rifiutata: la creazione di una gara particolare, la “24 Ore 3D”. Fu allora che un ristretto gruppo di Arcieri della Porta del Bastero si riunì per creare la Compagnia “Arcieri del Finale”.

 

Era il 14 aprile 2001. Dieci entusiasti e coraggiosi arcieri, guidati da Trotta Angelo, ex presidente della vecchia compagnia del Bastero ed ex segretario della Compagnia della Torre, si lanciarono con entusiasmo in questa avventura.

 

La prima edizione della 24 Ore 3D si tenne presso il campo della nuova compagnia in località Calizzano: 30 squadre, 8 arcieri di servizio. Un successo che è continuato di anno in anno ed è diventato sempre maggiore sino alla 16° Edizione, momento in cui, visti gli impegni legati ai Campionati Nazionali da organizzare, è stato deciso di sospendere l’allestimento della gara, unica e originale nel suo genere nel quadro mondiale dell’arcieria.

 

Naturalmente, nel corso degli anni gli “Arcieri del Finale” continuano ad organizzare annualmente una o due gare di Campionato e riprendono un’antica tradizione abbandonata dall’associazione culturale predetta, ossia il Torneo dei Castelli del Finale, gara notturna dedicata agli archi tradizionali, in ricordo della riconquista del Borgo (o meglio, Finalborgo, dove si svolge la gara) da parte del Marchese Giovanni alla testa dei suoi valorosi arcieri.

 

Il 31 luglio 2005 gli “Arcieri del Finale” divennero ufficialmente un’Associazione Sportiva Dilettantistica, aderendo al CONI tramite la Fitarco, permettendo ad arcieri di questa federazione di aderire al gruppo.

 

La Compagnia cresce di anno in anno raggiungendo cinquanta iscritti- ed anche più, organizza corsi per allievi, collabora con le scuole del territorio e organizza dimostrazioni promozionali ad ogni occasione possibile.

 

La grande esperienza nell’organizzazione di gare la porta, nell’ottobre 2011, a realizzare il Campionato Italiano Fitarco 3D, nel 2017 il Campionato Italiano Bowhunter e di seguito, nel 2019, un altro Campionato Italiano Fitarco 3D ed addirittura un altro Campionato Italiano Bowhunter: un risultato davvero notevole perché se da una parte nessun’altra compagnia ligure ha mai organizzato eventi di questo livello, gli Arcieri del Finale ne hanno organizzati addirittura quattro, di cui due nello stesso anno!

 

Bisogna ricordare che gli “Arcieri del Finale” fanno parte della “Polisportiva del Finale”, società che riunisce tutti gli sport presenti sul territorio di Finale Ligure, capitale dell’outdoor, e che sono gemellati con gli Arcieri di Scarlino “Apiana Extirpe”.